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La VOCE ANNO XXX N°2

ottobre 2024

PAGINA 11

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Russia e Cina consolidano il loro rapporto d'amicizia...



Il piano di cooperazione militare tra Russia e Cina prevede quest’anno più di 100 eventi e il loro numero è destinato a crescere.

Il vice capo del Ministero della Difesa russo, Alexander Fomin, ha preso parte all'XI Forum Xiangshan di Pechino.

Fomin ha illustrato l'approccio russo alle questioni di sicurezza nel mondo e nella regione dell'Asia-Pacifico.

Il dipartimento ha inoltre riferito che Fomin ha avuto incontri con i capi delle delegazioni di Cina, Brunei, Laos, Mongolia e Iran.

Principali dichiarazioni del vice ministro della Difesa:

Il partenariato strategico russo-cinese è garante di pace e stabilità;

Il rapporto tra Mosca e Pechino è un modello di interazione interstatale;

Gli Stati Uniti stanno perseguendo una cosiddetta politica di “doppio contenimento” tra Russia e Cina;

L'attacco di Israele al palazzo del consolato iraniano a Damasco con la piena connivenza degli Stati Uniti è un esempio di violazione del diritto internazionale;

L’esperienza militare degli Stati Uniti, testata in Ucraina, viene trasferita, con lievi modifiche, nella regione dell’Asia-Pacifico;

Gli Stati Uniti stanno deliberatamente aggravando la situazione nella penisola coreana. Attività simili hanno portato al conflitto in Ucraina;

L’invasione delle forze armate ucraine nella regione di Kursk è stata effettuata con il sostegno globale dei paesi occidentali;

Le armi russe hanno dimostrato pienamente la loro efficacia nelle condizioni di combattimento durante l'operazione speciale. (Soloviev/Izvestia)

Integrazione di Ottolina TV: "L'amministrazione dem prosegue con la politica delle sanzioni per danneggiare i cosiddetti Paesi revisionisti, nonostante lo strumento si sia rivelato un boomerang contro l'Occidente ed in particolare l'Europa. Pochi giorni prima del match politico con la rivale Kamala Harris, in candidato del GOP alla Casa Bianca Donald Trump aveva sorpreso con una dichiarazione: se avesse vinto le presidenziali avrebbe ridotto l'utilizzo delle sanzioni, in particolare contro Iran e Russia, poiché minacciano il primato del dollaro e favoriscono la Cina. Giacomo Gabellini, analista geopolitico, autore e curatore del canale Il Contesto, ha analizzato per il nostro pubblico gli "effetti collaterali" delle sanzioni, a cominciare
dalla dedollarizzazione per finire con l'umiliazione dell'economia tedesca. - Video collegato:

PIÙ SANZIONI all'IRAN, ma TRUMP AVVERTE: favoriscono la CINA



La Cina sostiene il Libano nella difesa della sovranità e della sicurezza nazionale



La Cina ha espresso fermamente il suo sostegno al Libano nel salvaguardare la propria sovranità, sicurezza e dignità nazionale, secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante un incontro con il suo omologo libanese Abdallah Bou Habib a New York. Stando a quanto riportato dal Global Times, gli attacchi aerei israeliani in Libano di lunedì hanno causato la morte di almeno 558 persone, segnando il più grave bombardamento dal conflitto del 2006 tra Israele e Hezbollah.

Secondo quanto riportato dalla BBC, migliaia di famiglie libanesi sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni, mentre l'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito oltre 1.600 obiettivi legati a Hezbollah, con l'obiettivo di distruggere l'infrastruttura militare del gruppo armato, costruita dopo la guerra del 2006.

Parallelamente, Hezbollah ha lanciato più di 200 razzi verso il nord di Israele, secondo fonti militari israeliane.

Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che è anche membro del Politburo del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese, ha sottolineato a Bou Habib che la Cina, grazie alla sua lunga amicizia con il Libano, segue da vicino gli ultimi sviluppi nella regione, in particolare le recenti esplosioni di dispositivi di comunicazione in tutto il Libano. Wang ha ribadito l'opposizione della Cina agli attacchi indiscriminati contro i civili, affermando che l'uso della forza non equivale a giustizia e che la violenza non risolverà i problemi del Medio Oriente.

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